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LA BUSDRAGA DI CAMAIORE



Si racconta a Camaiore della Busdraga, una nobildonna tanto bella quanto malvagia, rimasta vedova in giovane età. Gli uomini del paese non tardarono in riversare su di lei attenzioni e favori e ci fu chi parlò di amori illeciti e tradimenti.

Con il passare degli anni, nonostante invecchiasse, diventava sempre più bella. Inoltre non andava mai in chiesa, finchè una notte morì di colpo in modo misterioso: la trovarono intatta con la pelle annerita, come se fosse il fuoco dell'inferno l'avesse avvolta. La Busdraga venne sepolta nel chiostro dei frati minori, ma ben presto la dovettero cambiare perchè le sue ossa non trovavano pace. Fu così riesumata e sepolta per una seconda volta nel bosco, ai piedi di un albero.

Da allora, la gente aveva paura a transitare nel bosco, soprattutto di notte. Alcuni dicevano anche di avere visto una nera figura avvolta in un mantello gridando e lamentadosi.

Si racconta anche che nelle notti di tormenta, la Busdraga prova a stendere inutilmente sull'erba un rotolo di tela infiammata durante tutta la notte. Con le prime luci dell'alba, arrabbiata, butta con rabbia il rotolo infuocato verso i monti delle Apuane. Molti giurano di aver visto questa striscia di fuoco volare per il cielo fino al monte Prana.