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Posta lungo la Via Francigena tra le ricche diocesi di Lucca e Luni, la badia di San Pietro venne fondata nell'VIII secolo da monaci Benedettini. La sua prima menzione risale al 761 e la chiesa è l'unico resto dell'antico monastero, oltre ad alcune strutture, refettorio e resti del chiostro, inglobate in edifici privati.
Presenta ancora i suoi tratti romanici originali, dopo gli interventi del XII secolo, con la pianta basilicale a tre navate, divise da colonne squadrate ad archi a tutto sesto, semplici capitelli e tetto a capriate; l'abside e la parte bassa della facciata. L'antica porta del convento è l'unica testimonianza del monastero arrivata ai giorni nostri. Nel XIX secolo, vennero intrapresi importanti lavori di ristrutturazione che interessarono il paramento murario laterale esterno, le monofore nelle navate minori e la chiusura delle finestre seicentesche. All'inizio del XX secolo invece venne riscostruito il campanile e il timpano della chiesa.
All'interno della badia si trova un’effige trecentesca della Vergine, la Madonna della Pietà, che si salvò dagli incendi e dai saccheggi delle truppe di Marco Visconti nel 1329; un affresco rappresentante Santa Maria Egiziaca e accanto l'altare settecentesco in marmo del Lazzoni. Da segnalare anche un’acquasantiera di Stagio Stagi del 1520.
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